venerdì 6 novembre 2009

un pensiero all'angolo

Siamo certi di vedere la realtà delle cose? o forse interagiamo solo con la costruzione mentale che ci siamo fatti di qualcuno o qualcosa? buona la seconda dico io e non sono il solo a dirlo:-) troppi sensi, troppe sensa_zioni con cui fare i conti in ogni momento; persi nel labirinto che ci costringe a cercare sempre una via alternativa per non apparire troppo "comuni" ci spingiamo oltre l'immaginazione, fuori dai canoni e spesso fuori da noi stessi! c'è frenesia del voler essere, ci identifichiamo con gli oggetti che ci circondano e così a poco a poco finiamo in_globati dallo stesso mondo che ci siamo costruiti. Arte_fatto, l'arte di fare, di creare ma ... anche il finto ricostruito, artificialmente ri_creato. da quando Dio è morto agli occhi degli uomini, nulla più resta di intentato, anche l'ultimo limite che re_legava gli esseri alla naturale mortalità è svanito, e così, dopo aver abbattuto la barriera della nascita ora puntiamo al controllo della propria morte. e già, cosa è rimasto all'uomo di intentato? se l'unico limite che ci rendeva vivi era proprio la morte? ora che abbiamo spazzato via anche quest'ultimo baluardo che ci legava alla madre terra non resta altro che ... frivola immaginazione. o forse dobbiamo chiamarla con il suo vero nome? .... Vanità.... per secoli ci ha distinti dall'animale che discendiamo, e sempre ci ha portato al proprio annientamento, ma noi, esseri non_animali, invece di farne tesoro ne continuiamo ad elogiarne le qualità! maledetta mancanza di "istinto"!!! guardati intorno Uomo, cosa vedi di bello? tu dirai "tutto" ... tutto ciò che le mie mani e fino intelletto hanno saputo creare. non è forse vero che con la MIA tenacia ho raggiunto le vette più alte di questa terra? non è forse vero che grazie alla MIA tecnica posso controllare le acque? non è forse vero che IO posso dare la vita dove c'è aridità? non è forse vero che IO ho guardato oltre il cielo? non è forse vero che IO oggi vivo fino a 100 anni? tutta questa Magnificienza non è forse da attribuire a me singolo uomo? vero! ma ... non è forse vero che con la TUA tenacia hai reso sterile ciò che prima era fertile? non è forse vero che con la TUA tecnica ciò che controlli diventa in_controllabile? non è forse vero che TU puoi donare la vita ma TI riesce meglio uccidere interi popoli? non è forse vero che TU oramai hai scelto di vivere oltre il cielo? non è forse vero che TU oggi non hai più 100 anni per rimediare? "miserabili", questo era il termire con cui si definivano intere masse, poveri greggi mossi dalle regole non scritte che imponeva loro la società dei pochi eletti. oggi più che mai, i "miserabili" sono sempre più numerosi e i loro pastori in continua diminuzione. c'è forse regola in questo? provare a scovarne una sarebbe da "miserabili" illusi e in questo non voglio impantanare il mio pensiero. che dire allora? non è meglio tentare di aprire gli occhi esplorando se stessi? partendo dal punto più basso del proprio essere, la dove nemmeno la luce ha mai saputo che esistesse qualcosa? si forse proprio lì troveremo ... "un pensiero all'angolo" Ivan

domenica 4 ottobre 2009

Quì e ora

Cammino per ore, il silenzio del presente non riesce a far tacere i miei pensieri. mi guardo intorno, cerco di cogliere un qualsiasi spunto per far tacere tanto baccano ma... ... ma il caos continua imperterrito a distrarmi, a confondermi a ... ad accecarmi! allora avanti, un'altro passo un'altro sentiero un'altra salita e poi di nuovo giù per scoscesi viottoli di terrà battuta fin dove il fiato ancora mi porta e alla fine del sentiero ... il vuoto. lo tanto cercato, desiderato, amato ancor prima di sapere della sua esistenza e senza trovarne traccia ... era lì; ad aspettarmi, silenzioso come le nuvole che mi riparano dal sole. sono circondato da tutto quello che non c'è, nessun pensiero, nessuna immagine a cui aggrapparmi, niente che possa essere punto di riferimento, sono solo IO! meraviglioso silenzio che abiti in me, dopo tanto cercare mi ci ritrovo completamente immerso e ... e come un bimbo sorrido. se questo è il paradiso di cui tanto si parla allora sì, ne vale proprio la pena attenderlo! è solo un'attimo, un battito di ciglio, un lampo che rischiara le pareti del cuore e che ... anche se breve oramai sai che è parte di te, è in tè, sei semplicemente TE! sono nuovamente intrappolato nella rete dei ricordi, sono immerso nella sabbia dei sogni ma tutto ciò che realmente mi bagna è solo ciò che mi avvolge nell'attimo che stò vivendo! gli occhi si chiudono per fissare quel sorriso, cerco il suo profumo per rianimarlo tra le pareti di casa, ne voglio palpare la sua consistenza allungando le braccia verso il niente e ... il niente abbraccio. riecco le voci, tornano a parlare, il silenzio è ancora attorno a me ma non lo riesco più a sentire, sopraffatto oramai dai ricordi di quell'attimo. per un'attimo il sorriso si spegne, la solitudine mi attanaglia il cuore ma è proprio un'attimo; perchè aggrapparmi al "prima"? non era quello che cercavo forse? e allora avanti, ancora un'altro sentiero, un'altra salita di aridi sassi e poi di nuovo giù per un'altra discesa, ma ... questa volta senza più guardarmi indietro, oggi il mio paradiso si è rivelato e ... se domani rivoglio tornare a farci visita, so già dove andare a cercarlo! .... Quì e ora!

mercoledì 2 settembre 2009

lettera aperta

Ci sono momenti che spesso tornano a bussare alla propria porta,
non sono stati dimenticati ma solo resi innoqui da quel velo che chiamiamo "indifferenza".
riappaiono come i fantasmi di un vecchio film in bianco e nero, ma i loro colori rimangono vivi ai propri occhi. li vorremmo dimenticare per sempre e invece in certi momenti riportarli alla luce ti fanno sentire meglio.
non sono piacevoli sensazioni, non sono nemmeno incubi ma .... parole dal forte significato che, se prese senza la giusta riflessione ci fanno piombare nel caos che avevamo imparato a ordinare!
e sì, siamo pensieri disordinati, resi mobili dal mix dei nostri sensi, del nostro cuore e della nostra frenetica mente.
chissà se un giorno scopriremo veramente cosa farne di questa irrequietezza dell'essere; chissà se arriveremo a capo di questo rebus?!?
chissà, ma nel frattempo non rimarrò certo a guardar sfilare i carri del carnevale della vita senza nemmeno tentare di smascherare la maschera che avvolge il mio volto!
sarà dura, molto dura ma ....
.... almeno pulcinella nel frattempo sapeva sorridere:-)
Ivan

domenica 8 marzo 2009

nel silenzio

Ci perdiamo nelle lacrime di un pianto. a volte nemmeno comprendiamo il perchè di quelle amare lacrime e per rincuorarci iniziamo a perderci in infiniti pensieri. cerchiamo nelle parole di chi ci è vicini, un appiglio, un lembo di fazzoletto dove riporre il tanto pianto, ma... non basta. siamo sempre lì, con le braccia tese verso l'infinito, lo sguardo basso alla ricerca del nulla, quel nulla dove lasciarsi andare, abbandonare, ma non è rassegnazione! in noi risiede sempre quella fiamma, a volte fievole fiamma che anche il soffio gelido dell'abbandono non riesce a spegnere. là, proprio là... lontano da tutto e da tutti ma mai lontana da noi e sempre lì la ritroviamo. allora la teniamo tra le mani, cercando di proteggerla perchè possa ricominciare a far luce sui nostri sogni! ah sì, i sogni..... cos'altro ci tiene in vita se non loro?!? sciocchezze se pensiamo di saper vivere senza sogni!! e sonno forse? o un'altra vita dove le rigidità del mondo costruito non possono influenzarci?? siamo ciò che gli altri vedono o ci vedono solo per ciò che vogliamo essere? e sì, troppe domande, anzi... troppi pensieri, i soliti pensieri che .... sinceramente non interessano a nessuno, perchè ... perchè non tutti si torturano per comprendersi e/o comprendere, meglio giudicare invece di accettare! triste realtà, di un mondo che a poco a poco si stà richiudendo in se stesso e allora cosa ci rimane se non ..... ... rimanere in silenzio con i nostri sogni.

sabato 7 marzo 2009

la consapevolezza

Esiste forse insegnamento per scoprire, o meglio riscoprire il vero mondo che ci circonda? siamo talmente presi a rincorrere i mille pensieri che la nostra mente ci comunica che tutto ciò che percepiamo di questo mondo non è altro che la somma delle loro costruzioni mentali! Esiste un "mondo percepito" e il "vero mondo" due mondi che non li accomuna niente se non la persona che li osserva! ebbene si, osservare.... proviamo ad osservare il tutto senza più i nostri sensi, cerchiamo di staccarci dalle sensazioni che ci trasmettono e per incanto scopriremo un mondo completamente diverso. scommetto che nel vedere questo nuovo mondo ci sentiremmo male, persi in una realtà completamente diversa e come primo "pensiero" (eccone un'altro) vorremmo solo tornare indietro, ritrovare le strade già battute già conosciute. ma allora non è forse un "non crescere"? sapere già dove un sentiero ci può portare è solo un'altra delle nostre infinite paure che ci tengono o meglio che ci teniamo strette per non star male! triste realtà, un'altra triste sensazione che vogliamo provare solo per non vedere come stanno realmente le cose! ci definiamo "esseri liberi" ma in realtà siamo gli schiavi più schiavi di noi stessi! prigionieri nella nostra stessa dimora. come un bimbo teme il buio perchè ancora non riesce a ricostruire il mondo a lui conosciuto quando l'oscurità lo ricopre, così noi, cerchiamo nella nostra casa di ritrovare le cose a noi care per riconoscere l'essere che siamo, altri vincoli che nel desiderio del possesso ci affrettiamo a chiudere a chiave. ci siamo ristretti in un minuscolo angolo quando fuori tutto il mondo dovrebbe essere la nostra abituale dimora! siamo poveri, scusare, sono povero!!!! lascio a voi ricchi il mio umile "pensiero" di modo che possiate consolarvi nel costruirci sopra gli altri mille che io ho deciso di non seguire più. ... la consapevolezza